Sardegna: Confcooperative, disastro ambientale, ripartiamo dalla cultura dei beni comuni

Sardegna: Confcooperative, disastro ambientale, ripartiamo dalla cultura dei beni comuni

lunedì 26 luglio 2021

Onnis e Cappai: Occorre puntare sull’educazione al valore comune dei nostri territori, quelli dove vivono le nostre comunità. Ora è tempo di unire le forze, è tempo di cooperare 

Sardegna: Confcooperative, disastro ambientale, ripartiamo dalla cultura dei beni comuni

Confcooperative Sardegna esprime solidarietà alle popolazioni dell’Oristanese colpite dagli incendi di sabato e domenica e indica una possibile strada Da una apocalisse come questa si esce tutti insieme   “È una questione di visioni della vita… non è solo un fatto organizzativo. Occorre urgentemente puntare sull’educazione al valore comune dei nostri territori, quelli dove vivono le nostre comunità!” Lo affermano Fabio Onnis, Presidente di Confcooperative Sardegna, e Antonio Cappai, Presidente di Confcooperative Oristano nel commentare i tragici fatti del fine settimana appena trascorso.

La vita delle comunità dei territori di Santu Lussurgiu, Cuglieri, Scano di Montiferro, Bonarcado, Tresnuraghes, Magomadas e di tutte le frazioni presenti nell’area di circa 25mila ettari interessati da incendi di proporzioni catastrofiche è stata stravolta dal gesto incivile, barbaro di chi non si rende neanche conto del danno immane provocato e che si spera venga assicurato alla giustizia a punito severamente. Intanto, bisogna reagire. 

“Siamo accanto a chi ha operato e sta ancora operando per permettere una sia pur difficilissima ripartenza” – ha affermato Onnis, che ha aggiunto: “Occorre mettere in campo concretamente energie e strumenti per la prevenzione e per premiare chi si occupa del patrimonio comune, altrimenti non si verrà mai fuori da questa situazione drammatica”.

Secondo i vertici dell’Associazione bisogna premiare coloro che si occupano dei boschi e delle risorse ambientali valorizzandole, magari perché sono pastori, contadini, giovani che lavorano in una cooperativa di comunità a cui si dà in concessione la gestione proprio di quella risorsa ambientale e che quindi ne sono responsabili: è fondamentale pensare a prevenire, a curare prima che si corrano rischi anche minimi di incorrere in eventi estremi come quelli a cui si sta assistendo che minano alla radice il valore della natura e infliggono un colpo durissimo all’economia di intere comunità e dell’Isola tutta.

“È tempo di unire le forze, è tempo di cooperare intorno alle idee che dovranno divenire concreti progetti sostenuti dagli interventi delle Istituzioni regionali, nazionali ed europee – ha aggiunto Onnis. Dalle dichiarazioni emerge che Confcooperative sarà accanto a tutte quelle comunità nel percorso di rilancio delle loro economie, mettendo da subito in campo capacità professionali per sviluppare progetti e cooperazione tra gli operatori, risorse finanziarie dedicate che potranno unirsi a quelle regionali e nazionali (le quali certamente non mancheranno), competenze per affiancare le imprese che vorranno ripartire mettendo al centro il lavoro e il ripristino e la valorizzazione delle risorse fondamentali di ogni territorio, tra cui l’ambiente ha un ruolo fondamentale. “Ricominciamo dalla cooperazione, innanzitutto e semplicemente unendo le forze!”, ha concluso il Presidente di Confcooperative Sardegna.

  Francesco Agresti

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