Alluvione, le voci dai territori: Situazione gravissima, siamo vicini a cooperative e famiglie

Alluvione, le voci dai territori: Situazione gravissima, siamo vicini a cooperative e famiglie

giovedì 18 maggio 2023

Milza, Confcooperative Emilia Romagna: “Bene il rapido sostegno del Governo ma in Emilia-Romagna danni per diversi miliardi". Neri, Confcooperative Romagna: "Usare parte dei fondi del Pnrr per ricostruire"

Alluvione, le voci dai territori: Situazione gravissima, siamo vicini a cooperative e famiglie

«Voglio esprimere, a nome di tutto il sistema Confcooperative in Emilia Romagna, la massima vicinanza alle famiglie, alle cooperative, alle imprese della nostra regione colpite dai violenti nubifragi e dagli straripamenti dei fiumi che si sono abbattuti negli ultimi giorni in tutta la Romagna, nel territorio modenese e nella Città Metropolitana di Bologna. Questa alluvione ha aperto ferite profonde nelle nostre comunità: al cordoglio per le vittime si affiancano il dolore e la preoccupazione per gli ingenti danni alle abitazioni, alle aziende agricole, alle attività produttive, ai servizi». È la dichiarazione di Francesco Milza, presidente di Confcooperative Emilia Romagna.

«È ancora impossibile quantificare con precisione i danni – prosegue Milza – ma sono, senza dubbio, imponenti. I campi dei soci delle nostre cooperative agricole presenti nelle zone colpite sono andati in molti casi completamente distrutti, diverse strutture cooperative hanno subito allagamenti; la violenza dell’acqua non ha risparmiato nemmeno le sedi e i servizi delle cooperative sociali, delle cooperative di lavoro e di servizi. Faremo tutto il possibile per aiutare cooperatrici e cooperatori, i dipendenti e le famiglie coinvolte: su questo fronte, sosteniamo pienamente l’iniziativa di Confcooperative Romagna che ha avviato una prima, importante raccolta fondi per sostenere i soci e le socie colpiti dall’alluvione». 

«Tuttavia, occorrono interventi straordinari di portata nazionale: ben vengano la sospensione delle scadenze fiscali e i 20 milioni aggiuntivi annunciati in urgenza dal Governo che vanno a sommarsi ai 10 già messi a disposizione poche settimane fa, ma in Emilia-Romagna serve molto di più. Per tutelare il tessuto economico e sociale di una regione che, dall’agricoltura al turismo, dalla manifattura ai servizi, è uno dei motori principali del Paese occorreranno diversi miliardi di euro. Ed è altrettanto urgente sostenere e tutelare le famiglie che hanno perso casa, i lavoratori che hanno visto le proprie imprese travolte dall’acqua e dal fango e che non potranno tornare all’opera per molto tempo: occorrono ammortizzatori sociali e il sostegno dell’Europa. In questo quadro complesso è necessario che il Governo nomini un commissario con pieni poteri che possa affrontare e gestire le urgenze come accaduto in passato, con il terremoto che ha colpito l’Emilia-Romagna nel 2012». 

«Il clima è cambiato, ormai è un’evidenza indiscutibile – conclude Milza – e occorre essere pronti a gestire eventi atmosferici imponenti come quello che si è appena abbattuto sull’Emilia-Romagna. Per questo è imprescindibile rivedere le priorità: la lotta al dissesto idrogeologico e la manutenzione di fiumi e bacini deve essere in cima all’agenda delle Istituzioni locali, regionali e nazionali. Tragedie come questa non devono ripetersi». 

«Bene gli interventi urgenti comunicati dal Governo ieri ma la situazione sul territorio, purtroppo, è molto più grave di quanto avremmo mai potuto immaginare. Chiediamo al Governo una strategia di medio-lungo periodo che aiuti la nostra terra a ripartire». Commenta poi Mauro Neri, presidente di Confcooperative Romagna.

«La situazione nelle zone colpite dalla pesante alluvione è gravissima e ancora molto incerta nella conta dei danni. Se infatti l’acqua nel territorio faentino, cesenate e forlivese sta lentamente defluendo, ci sono ancora intere zone e paesi collinari bloccati dalle frane e isolati. Inoltre l’emergenza è ancora molto alta in Bassa Romagna dove campi, centri abitati e aziende sono sott’acqua da ieri e gli allarmi per nuove esondazioni e allagamenti sono ancora in atto. «Purtroppo servono provvedimenti che vadano ben oltre la quantificazione economica messa a disposizione dal Governo per i primi interventi urgenti – continua Neri –. Ancora oggi non riusciamo a metterci in contatto con molte aree colpite, non siamo in grado di comprendere quante cooperative sono state colpite e in che misura. Sappiamo di cooperative sociali che si occupano di assistenza a persone anziane e con disabilità allagate, di migliaia di aziende agricole che hanno perso tutto, di strutture della collina isolate senza luce, rete telefonica, gas. Impossibile in queste prime ore farsi un’idea della portata del disastro».  

«Ci aspettiamo quindi – prosegue il presidente di Confcooperative Romagna – che lo Stato concordi con l’Unione Europea l’uso di una parte dei fondi del Pnrr per la ricostruzione. I fondi inizialmente destinati alla ristrutturazione oggi servono per ricostruire le strade, per ripristinare la viabilità tra l’entroterra e la riviera. Senza questi servizi essenziali non sarà possibile ripartire. Chiediamo con forza che si ragioni su di una deroga straordinaria così come è straordinaria la situazione in cui ci troviamo. Partiamo dalle strade, dalla sicurezza dei territori. Solo così saremo in grado di avviare la ricostruzione».

Per contribuire alla raccolta fondi organizzata da Confcooperative Romagna è possibile donare tramite bonifico al conto corrente bancario “Confcooperative Romagna per le cooperatrici e i cooperatori alluvionati” IBAN IT25 G 08542 23700 000000731028. Il conto è aperto presso la Bcc ravennate, forlivese e imolese che ha azzerato ogni costo di commissione per tutti i correntisti. Per chi non ha il conto presso l’istituto di credito cooperativo valgono le commissioni previste dalla propria banca.

  Laura Viviani

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