Riforma sanzioni pesca: Fedagripesca chiede allineamento UE per semplificazione

Riforma sanzioni pesca: Fedagripesca chiede allineamento UE per semplificazione

mercoledì 23 luglio 2025

L’associazione in Commissione Giustizia del Senato chiede delega a Governo per futuri aggiustamenti

Riforma sanzioni pesca: Fedagripesca chiede allineamento UE per semplificazione

Confcooperative Fedagripesca ha definito "complessa ma necessaria" la riforma della disciplina sanzionatoria in materia di pesca, intervenendo in audizione alla Commissione Giustizia del Senato sul relativo disegno di legge. La riforma, legata a doppio filo a Bruxelles, mira a riequilibrare e semplificare la normativa per tutelare consumatori, imprese e risorse ittiche, promuovendo una pesca sostenibile sotto il profilo sociale, economico e ambientale. Il provvedimento – elaborato da un gruppo di lavoro tecnico al MASAF con partecipazione di Confcooperative – allinea la normativa nazionale al nuovo regolamento UE sui controlli, approvato a fine 2023 e attualmente impugnato dall'Italia per clausole ritenute squilibrate come l'obbligo di telecamere a bordo. Fedagripesca ha sottolineato la necessità di far "viaggiare sulla stessa lunghezza d'onda normativa nazionale e comunitaria per evitare dubbi interpretativi o regole eccessive per le imprese, chiedendo una delega al Governo per intervenire sul testo una volta legge”. Le principali innovazioni includono: sanzioni più proporzionate con separazione tra sanzioni amministrative e sistema a punti (quest'ultimo solo per infrazioni gravi); introduzione di tolleranze tecniche per evitare sanzioni automatiche per minime differenze (es. apertura maglie reti); maggiore semplificazione burocratica per allineamento agli standard UE.Confcooperative Fedagripesca ha definito "complessa ma necessaria" la riforma della disciplina sanzionatoria in materia di pesca, intervenendo in audizione alla Commissione Giustizia del Senato sul relativo disegno di legge. La riforma, legata a doppio filo a Bruxelles, mira a riequilibrare e semplificare la normativa per tutelare consumatori, imprese e risorse ittiche, promuovendo una pesca sostenibile sotto il profilo sociale, economico e ambientale. Il provvedimento – elaborato da un gruppo di lavoro tecnico al MASAF con partecipazione di Confcooperative – allinea la normativa nazionale al nuovo regolamento UE sui controlli, approvato a fine 2023 e attualmente impugnato dall'Italia per clausole ritenute squilibrate come l'obbligo di telecamere a bordo. Fedagripesca ha sottolineato la necessità di far "viaggiare sulla stessa lunghezza d'onda normativa nazionale e comunitaria per evitare dubbi interpretativi o regole eccessive per le imprese, chiedendo una delega al Governo per intervenire sul testo una volta legge”. Le principali innovazioni includono: sanzioni più proporzionate con separazione tra sanzioni amministrative e sistema a punti (quest'ultimo solo per infrazioni gravi); introduzione di tolleranze tecniche per evitare sanzioni automatiche per minime differenze (es. apertura maglie reti); maggiore semplificazione burocratica per allineamento agli standard UE.

  Alessandra Fabri

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