Il Presidente di Confcooperative Sanità, Giuseppe Milanese, è stato nominato “esperto dotato di elevata professionalità” nel Comitato Interministeriale per le politiche a favore della Popolazione Anziana (CIPA), l’organismo incaricato di promuovere il coordinamento e la programmazione integrata delle politiche nazionali per la terza età, con particolare riguardo alla presa in carico delle fragilità e della non autosufficienza.
Il CIPA, presieduto su delega del Presidente del Consiglio dei Ministri dal Vice Ministro del lavoro e delle politiche sociali Maria Tersa Bellucci, rappresenta uno dei principali strumenti con cui il Governo intende attuare la Legge Delega sull’invecchiamento attivo e la non autosufficienza, con l’obiettivo di costruire una strategia nazionale capace di unire le politiche sanitarie, sociali e previdenziali in una visione di lungo periodo.
Nel concreto, il CIPA avrà un ruolo centrale di regia e indirizzo: elaborerà ogni tre anni il Piano nazionale per l’invecchiamento attivo e quello per l’assistenza e la cura della non autosufficienza, che guideranno la programmazione regionale e locale; garantirà coerenza tra LEPS e LEA, in raccordo con la Cabina di regia nazionale, per assicurare standard uniformi di assistenza; coordinerà le banche dati e il Sistema Nazionale Anziani Non Autosufficienti per monitorare in modo continuo servizi e politiche; contribuirà, infine, alla definizione delle linee guida su accessibilità, telemedicina e cure domiciliari integrate, fornendo gli indirizzi generali per la programmazione territoriale e distrettuale.
La nomina di Milanese costituisce un importante riconoscimento del ruolo della cooperazione sanitaria e sociosanitaria italiana, che da anni sperimenta modelli di welfare di comunità, capaci di coniugare innovazione e prossimità e di offrire un sistema di assistenza primaria sussidiario e complementare al servizio sanitario pubblico, che punta a migliorare l'accesso alle cure, la presa in carico, sostenere la prevenzione e garantire solidarietà e mutualità.
«Questa nomina – commenta Milanese– è un riconoscimento che va oltre la dimensione personale: è il frutto di un impegno collettivo, costruito insieme a tanti professionisti, caregiver e cooperative che ogni giorno si dedicano alla cura e al benessere delle persone anziane e fragili. È la conferma che il lavoro di squadra e la collaborazione pubblico-privato sono la chiave per costruire un sistema più equo, sostenibile e vicino ai bisogni reali delle persone, per una sanità sempre più a misura di anziano».
In un Paese in cui la popolazione anziana è in costante crescita –con oltre 4 milioni di non autosufficienti, pari al 28,4% degli over-65 – il lavoro avviato dal Governo con la Legge Delega e il CIPA rappresenta un passo decisivo verso un modello di cura centrato sulla persona e sul territorio.
La casa deve tornare a essere il primo luogo di cura, il cuore di un sistema integrato che permetta di vivere più a lungo e meglio nel proprio contesto di vita, grazie a reti di sostegno e servizi di prossimità che uniscono dimensione sanitaria, sociale e comunitaria.
Con la partecipazione di Milanese al CIPA, Confcooperative Sanità rafforza così il proprio contributo alla costruzione di un sistema nazionale capace di valorizzare le comunità e garantire dignità, autonomia e qualità della vita alle persone anziane. Le cooperative sono in prima linea per sostenere i servizi domiciliari, residenziali e diurni, di cui i nostri anziani, sempre più fragili, hanno urgente bisogno.
Il Presidente di Confcooperative Sanità, Giuseppe Milanese, è stato nominato “esperto dotato di elevata professionalità” nel Comitato Interministeriale per le politiche a favore della Popolazione Anziana (CIPA), l’organismo incaricato di promuovere il coordinamento e la programmazione integrata delle politiche nazionali per la terza età, con particolare riguardo alla presa in carico delle fragilità e della non autosufficienza.
Il CIPA, presieduto su delega del Presidente del Consiglio dei Ministri dal Vice Ministro del lavoro e delle politiche sociali Maria Tersa Bellucci, rappresenta uno dei principali strumenti con cui il Governo intende attuare la Legge Delega sull’invecchiamento attivo e la non autosufficienza, con l’obiettivo di costruire una strategia nazionale capace di unire le politiche sanitarie, sociali e previdenziali in una visione di lungo periodo.
Nel concreto, il CIPA avrà un ruolo centrale di regia e indirizzo: elaborerà ogni tre anni il Piano nazionale per l’invecchiamento attivo e quello per l’assistenza e la cura della non autosufficienza, che guideranno la programmazione regionale e locale; garantirà coerenza tra LEPS e LEA, in raccordo con la Cabina di regia nazionale, per assicurare standard uniformi di assistenza; coordinerà le banche dati e il Sistema Nazionale Anziani Non Autosufficienti per monitorare in modo continuo servizi e politiche; contribuirà, infine, alla definizione delle linee guida su accessibilità, telemedicina e cure domiciliari integrate, fornendo gli indirizzi generali per la programmazione territoriale e distrettuale.
La nomina di Milanese costituisce un importante riconoscimento del ruolo della cooperazione sanitaria e sociosanitaria italiana, che da anni sperimenta modelli di welfare di comunità, capaci di coniugare innovazione e prossimità e di offrire un sistema di assistenza primaria sussidiario e complementare al servizio sanitario pubblico, che punta a migliorare l'accesso alle cure, la presa in carico, sostenere la prevenzione e garantire solidarietà e mutualità.
«Questa nomina – commenta Milanese– è un riconoscimento che va oltre la dimensione personale: è il frutto di un impegno collettivo, costruito insieme a tanti professionisti, caregiver e cooperative che ogni giorno si dedicano alla cura e al benessere delle persone anziane e fragili. È la conferma che il lavoro di squadra e la collaborazione pubblico-privato sono la chiave per costruire un sistema più equo, sostenibile e vicino ai bisogni reali delle persone, per una sanità sempre più a misura di anziano».
In un Paese in cui la popolazione anziana è in costante crescita –con oltre 4 milioni di non autosufficienti, pari al 28,4% degli over-65 – il lavoro avviato dal Governo con la Legge Delega e il CIPA rappresenta un passo decisivo verso un modello di cura centrato sulla persona e sul territorio.
La casa deve tornare a essere il primo luogo di cura, il cuore di un sistema integrato che permetta di vivere più a lungo e meglio nel proprio contesto di vita, grazie a reti di sostegno e servizi di prossimità che uniscono dimensione sanitaria, sociale e comunitaria.
Con la partecipazione di Milanese al CIPA, Confcooperative Sanità rafforza così il proprio contributo alla costruzione di un sistema nazionale capace di valorizzare le comunità e garantire dignità, autonomia e qualità della vita alle persone anziane. Le cooperative sono in prima linea per sostenere i servizi domiciliari, residenziali e diurni, di cui i nostri anziani, sempre più fragili, hanno urgente bisogno.
 
		   Alessandra Fabri