Frutta Friuli, assemblea approva bilancio e rinnova cda, 150 soci, 600 ettari e 14 mln di fatturato

Frutta Friuli, assemblea approva bilancio e rinnova cda, 150 soci, 600 ettari e 14 mln di fatturato

martedì 22 novembre 2022

L'annata ha visto raccogliere 175 mila quintali di mele e 23 mila quintali di kiwi, con una produzione che si prevede in crescita nei prossimi anni

Frutta Friuli, assemblea approva bilancio e rinnova cda, 150 soci, 600 ettari e 14 mln di fatturato

Prima assemblea di Frutta Friuli, la più grande cooperativa di frutticoltori del Friuli Venezia Giulia nata il 1 agosto scorso dalla fusione tra la cooperativa Friulfruct di Spilimbergo (mele, presieduta da Livio Salvador) e Friulkiwi di Rauscedo di San Giorgio della Richinvelda (kiwi, presieduta da Juri Ganzini). 

La nuova realtà può contare su 150 soci, 600 ettari di frutteti e 14 milioni di euro di fatturato. I soci hanno approvato all'unanimità il bilancio ed eletto il nuovo consilgio di amministrazione che nella prima riunione saranno chiamati a scegliere il primo presidente. 

"I rispettivi consigli di amministrazione delle cooperative fondatrici - ha dichiarato il presidente uscente Livio Salvador (nella foto primo a sx)  - hanno condiviso la necessità di unire le due realtà, dando prova di grande maturità. C'è stata infatti la consapevolezza del fatto che, per poter crescere e realizzare un futuro più solido, è necessario puntare all’espansione sul mercato globale, all’innovazione, alla digitalizzazione e alla elevazione della professionalità delle risorse umane. Tali obiettivi richiedono tempi non brevi ed investimenti importanti, che possono essere ottimizzati lavorando in sinergia. Grazie a tutti i soggetti che ci sono stati vicini in questi passaggi, dalla Regione a Confcooperative Pordenone".

L'annata ha visto raccogliere 175 mila quintali di mele e 23 mila quintali di kiwi, con una produzione che si prevede in crescita nei prossimi anni. Crescita che si riflette anche sotto il punto di vista occupazionale. "Abbiamo dato lavoro a 20 persone in più nella nostra sede - sottolinea il direttore Paoli (nella foto il terzo da sx)- mentre i nostri soci nelle proprie campagne ad ulteriori 100 persone. I nuovi frutteti portano a un prodotto migliore, mentre coperture e reti moderne di distribuzione dell'acqua, con impianti a goccia, hanno evitato crisi idriche e scottature ai frutti. Stiamo attenti alle gelate primaverili, sempre più frequenti mentre stiamo vincendo la sfida con la cimice asiatica, grazie a specie antagoniste e alle coperture. Nonostante la situazione internazionale, che ha spostato le mele dei produttori dell'Est Europa verso i nostri mercati, abbiamo buone opportunità future. Mi auguro che il territorio le sappia continuare cogliere al meglio, come ha dimostrato di poter fare negli ultimi 3-4 anni. L’unione di due realtà importanti in Frutta Friuli potrà ancor più fornire un servizio commerciale che meglio si saprà collocare nell’ambito ortofrutticolo generale".

La nuova cooperativa eredita dalle fondatrici una spiccata predisposizione per l’esportazione e un processo di rinnovamento dei frutteti in corso negli ultimi anni, proponendo le nuove varietà che i consumatori richiedono, nonché l’ampliamento delle sedi di stoccaggio. Su questo ultimo punto a Spilimbergo sono in corso di conclusione i lavori che hanno visto la demolizione delle vecchie celle frigo e la loro sostituzione con un nuovo impianto della capienza di circa 110 mila quintali per un impegno di 6 milioni 200 mila euro (in questo modo in totale la capienza è ora di 262 mila quintali tra Spilimbergo e Rauscedo). Come per tutte le realtà produttive preoccupa l'aumento del costo dell'energia, anche se la cooperativa vi sta tenendo fronte in parte grazie all’autoproduzione con il proprio impianto fotovoltaico e all’utilizzo delle nuove celle frigo che hanno comportato un risparmio energetico di circa il 50%.

All'assemblea dei soci ha preso parte anche Stefano Zannier (nella foto il secondo da sx), assessore regionale del Friuli Venezia Giulia alle Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e montagna secondo cui  "la scelta di dare vita ad una fusione tra Friulfruct e Friuli Kiwi è stata lungimirante ed ha permesso ad entrambe le realtà di affrontare le problematiche del contesto in corso, cogliendo le molteplici opportunità offerte dal più ampio bacino commerciale a disposizione". Presenti per Confcooperative Pordenone il presidente Luigi Piccoli, il vicepresidente Pietro Tomaso Fabris e il direttore Marco Bagnariol. 

 

  Francesco Agresti

Riproduzione riservata ©
132

Federazioni