Cooperativa Serena vince il Contest Social Tech

Cooperativa Serena vince il Contest Social Tech

venerdì 11 febbraio 2022

Il riconoscimento alla cooperativa di Ferrara per il progetto Aut-Click, piattaforma digitale per persone con disabilità intellettive e autismo

Cooperativa Serena vince il Contest Social Tech

La cooperativa Serena di Ferrara si è aggiudicata il il Contest Social Tech nell’ambito del Social innovation campus, l’appuntamento internazionale su innovazione e impatto sociale, tecnologie sostenibili e inclusive, nuove generazioni dedicato al tema “Social Tech per le Comunità del Futuro”.

Il progetto premiato si chiama “Aut-Click: autonomie nell’autismo con un click”, una piattaforma digitale in grado di sostenere le persone con disabilità intellettiva e autismo nelle condizioni di carenza di sostegni educativi, per potenziare i training abilitativi in presenza e per la generalizzazione delle competenze. Il sistema è estremamente flessibile e permette un’ampia personalizzazione degli interventi in linea con le necessità educative delle singole persone.

«Consideriamo questo premio come un ulteriore stimolo – ha commentato il presidente della cooperativa Serena, Claudio Dusi – per perfezionare ancora di più questa piattaforma web, e sarà anche finalizzato a un’ulteriore formazione del nostro team».

«La trasformazione digitale dei sistemi educativi oramai è un percorso tracciato – afferma la direttrice della cooperativa, Serena Beatrice Cavalieri – ed è un percorso necessario per far evolvere i nostri servizi, un lavoro di squadra importante che ha permesso di ideare questa piattaforma con il supporto tecnologico di Node, società di Confcooperative, al progetto. Questi sono stati tempi, e lo sono ancora, che ci chiamano a un grande sforzo creativo e immaginativo, cercando soluzioni che prima non erano mai state sondate e noi di certo non ci tiriamo indietro».

«Siamo molto felici di questo riconoscimento: aut-click è un progetto che ha già una forma e una realtà operativa nel nostro territorio – commenta Sabrina Trapella, responsabile del progetto –. Quella che abbiamo presentato non è solo un’idea, ma una vera e propria nuova modalità di lavoro con i nostri ragazzi perfezionata ai tempi di lockdown per dare la possibilità alle persone con disabilità ed autismo di rimanere connessi con i propri contesti di vita».

  Laura Viviani

Riproduzione riservata ©
267

Federazioni