“L'intesa tra Stati Uniti e Unione Europea contiene purtroppo evidenti asimmetrie e squilibri che si traducono in un grave pregiudizio verso l’agroalimentare italiano: nel nuovo scenario che andrà a delinearsi le imprese saranno chiamate a fronteggiare il mercato cercando il più possibile di difendere la propria competitività". Così il Presidente di Fedagripesca Confcooperative Raffaele Drei commenta l'intesa tra Usa e Ue che è stata resa nota nei suoi 19 punti e alla quale seguiranno nei prossimi mesi negoziati e atti giuridicamente vincolanti.
“L'unica buona notizia è che su produzioni casearie d'eccellenza come Parmigiano Reggiano e Grana Padano si passi dagli attuali dazi del 25% ad un 15%. Di contro, la tanto auspicata esclusione dei vini e degli spiriti e del Pecorino dai dazi del 15% non è arrivata, - prosegue Drei - cosa che crea non poche preoccupazioni alle nostre cooperative, che potrebbero subire, al pari di tutte le altre aziende vitivinicole, un'erosione delle quote di mercato sia nel mercato statunitense, considerando la debolezza del dollaro, che all’interno dell’Unione Europea”.
Come se non bastasse, l'accordo prevede anche che le aziende europee investano 600 miliardi di dollari negli Stati Uniti entro il 2028: ciò solleva secondo Drei “il legittimo timore che possano essere sottratte risorse cruciali al mercato interno e bloccati gli investimenti necessari per la competitività delle nostre imprese”. Il Presidente della federazione agricola delle cooperative agroalimentari e della pesca (che generano complessivamente 35 miliardi di euro di fatturato) ribadisce pertanto “l'urgenza che si cominci a pensare a misure compensative per le nostre filiere. Come Confcooperative siamo pronti a collaborare attivamente con il governo italiano per trovare ogni misura utile a difesa del nostro settore. Allo stesso tempo sarà imprescindibile riaprire un confronto serrato sull'ipotesi di dotazione finanziaria e sulla struttura stessa della nuova Politica Agricola Comune, che vada a modificare l'assetto delineato lo scorso mese dalla proposta della Commissione Europea”.
Il presidente Drei ricorda infine come l'Unione Europea si sia impegnata ad eliminare completamente i dazi sui beni industriali statunitensi e a fornire accesso preferenziale a una vasta gamma di prodotti agricoli americani, come latticini e carne suina. “Si tratta di una palese e incomprensibile mancanza di reciprocità. La nostra posizione in tema di importazioni - conclude - è chiara: qualsiasi prodotto entri in Europa deve rispettare gli standard sanitari e qualitativi che le rigide norme comunitarie impongono alle nostre aziende”.
Francesco Agresti