«La scoperta dei tanti ristoranti in Italia, che sono nati dal desiderio di valorizzare persone, luoghi, prodotti e ricette, restituisce la dimensione di quanto cooperare possa generare valore e creare opportunità di crescita e sviluppo». Così Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative presenta la seconda edizione de "Il Gusto della Cooperazione" la seconda edizione della guida dedicata alla ristorazione cooperativa.
Un viaggio gastronomico che è anche un percorso di inclusione sociale e sviluppo sostenibile in questa seconda guida dedicata ai ristoranti gestiti da cooperative, promossa da Confcooperative FondoSviluppo e realizzata dall'editore Pecora Nera.
«Una guida che racconta 176 ristoranti cooperativi – spiega Fabiola Di Loreto, direttore generale di Confcooperative – storie di piatti e di cucina, di persone e di luoghi, di tradizioni e di comunità, ma anche di reinserimento lavorativo, di riscatto che diventa speranza, lavoro che diventa sviluppo personale ed economico. Eccoci, quindi, con una nuova edizione, più ricca della prima, con conferme e novità che attraversano tutto il territorio nazionale con proposte di ristorazione cooperativa presenti in tutte le Regioni d'Italia: racconti, territori, tradizioni, esperienze di chi insieme al buon cibo ricerca benessere e accoglienza.
Il Gusto della Cooperazione rimane un ambito da scoprire, approfondire, coltivare con degustazioni che, nel nostro caso, non sono solo legate al bere e al mangiare, ma a un'esperienza umana più profonda. Un viaggio lungo la Penisola con la guida organizzata per regioni, partendo dal nord per arrivare al sud e alle grandi isole. Ogni regione è rappresentata almeno da un ristorante cooperativo, raccontato in ampie schede in cui emergono le peculiarità, la storia, l'offerta gastronomica, oltre a tutte le informazioni utili al lettore.
L'idea di questa guida nasce dall'incontro, nel corso degli anni, con le tante realtà che, in ciascuna regione d'Italia, hanno dato vita a luoghi dove il mangiare si lega con il territorio, con le comunità locali, con le produzioni tipiche e con progetti di inserimento lavorativo e di emancipazione sociale. Ristoranti nati dal desiderio di valorizzare persone, luoghi, prodotti e ricette che restituiscono la dimensione di quanto cooperare possa generare valore e creare opportunità di crescita e sviluppo.
«Al viaggiatore che vorrà seguire questa guida, a coloro che vorranno andare a scoprire i ristoranti della guida consigliamo – conclude Gardini – di immergersi totalmente nel valore del progetto e cogliere, oltre ai sapori, il bello che ogni singola storia ci offre. A vivere un'emozione, a comprendere meglio un progetto di vita».
Alessandra Fabri