Istruzione: Italia fanalino di coda in Ue, troppi Neet

giovedì 18 aprile 2024

 Secondo l’indice Bes Istat si registra una in ritardo anche su innovazione, ricerca e creatività

Istruzione: Italia fanalino di coda in Ue, troppi Neet

Italia fanalino di coda in Europa sul fronte dell’istruzione e della formazione. Secondo l’undicesima edizione del Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes) di Istat, tutte gli indici di Istruzione e formazione posizionano l’Italia più in basso della media Ue27. Le distanze maggiori riguardano la quota di persone di 25-34 anni che hanno acquisito un livello di istruzione terziario (43,1% nell’Ue27; 30,6% in Italia) e la maggiore incidenza di giovani che non lavorano e non studiano (Neet; 16,1% in Italia, 11,2% nell’Ue27 nel 2023). Diffusi ritardi rispetto all’Europa si ravvisano anche nel dominio Innovazione, ricerca e creatività dove nessuno dei sei indicatori disponibili per il confronto si avvicina alla media europea. In particolare, la quota di Pil investito in R&S in Italia (1,43% nel 2021) è decisamente più bassa della media Ue27 (2,27%) e l’incidenza dei lavoratori della conoscenza sull’occupazione totale mostra un gap di -7,6 punti percentuali rispetto alla media Ue27 (25,4% nel 2022).

  Alessandra Fabri

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