La prolungata siccità invernale preoccupa anche Confcooperative Modena, che associa alcune decine di cooperative agroalimentari tra caseifici produttori di Parmigiano Reggiano, cantine produttrici di Lambrusco, ortofrutticole (soprattutto pere) e cerealicole.
«L’attuale siccità è un problema che riguarda tutte le filiere agricole – dichiara il presidente di Confcooperative Modena Carlo Piccinini –. Se persisterà a lungo, non sarà possibile irrigare facilmente e con continuità i campi per la carenza di scorte d’acqua.
Nella nostra provincia pioggia e neve cadono storicamente tra novembre e febbraio, ma negli ultimi cinque anni solo due hanno avuto precipitazioni nella media.
Purtroppo anche in queste annate medie le piogge sono state mal distribuite, cioè concentrate in alcuni brevi periodi, alternati con altri periodi di precipitazioni scarse».
«È evidente anche ai non addetti ai lavori – continua Piccinini – che la pioggia caduta in modo irregolare, come succede spesso nei temporali estivi, scorre via e non fa in tempo a impregnare i terreni.
Questa situazione ci impone di migliorare ulteriormente la rete idrica e ridurre al massimo gli sprechi. Per fortuna a Modena e in Emilia-Romagna non partiamo certo da zero e questo problema è ben noto, oltre che a tutte le organizzazioni agricole, sia alle istituzioni che ai consorzi di bonifica».
«Servono forme concrete di sostegno, come agevolazioni o sgravi fiscali, alle cooperative agricole particolarmente colpite dalla carenza cronica di precipitazioni.
Dobbiamo continuare a lavorare insieme, con la consapevolezza che quello della siccità – conclude il presidente di Confcooperative Modena Carlo Piccinini – è un grosso problema con il quale saremo costretti a fare i conti anche in futuro».
Laura Viviani