Sostenibilità: Conserve Italia, in 5 anni emissioni Co2 ridotte di 86mila tonnellate

Sostenibilità: Conserve Italia, in 5 anni emissioni Co2 ridotte di 86mila tonnellate

venerdì 3 dicembre 2021

Presentato a Bologna il Report di Sostenibilità 2021

Sostenibilità: Conserve Italia, in 5 anni emissioni Co2 ridotte di 86mila tonnellate

Agricoltura di precisione, energia rinnovabile, lotta allo spreco attraverso il recupero dei sottoprodotti, packaging eco-sostenibili e trasporto ferroviario delle merci: sono queste le principali azioni di sostenibilità ambientale sulle quali Conserve Italia si è concentrata nel corso dell’ultimo anno, interventi rendicontati all’interno del Report di Sostenibilità 2021, strumento fondamentale per comunicare agli stakeholders l’impegno quotidiano dell’Azienda nel raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU.

“Quella di Conserve Italia è una filiera cooperativa 100% italiana e tre volte sostenibile: dal punto di vista economico, sociale e ambientale” ha detto Maurizio Gardinipresidente di Conserve Italia, intervenuto questa mattina a Bologna alla presentazione del Report del Gruppo cooperativo che detiene i marchi Valfrutta, Cirio, Yoga, Derby Blue e Jolly Colombani.

Osservando il trend degli ultimi cinque anni (2016-2020), emerge come il ricorso all’energia rinnovabile e autoprodotta con impianti di cogenerazione abbia portato ad una riduzione delle emissioni pari a 71.000 tonnellate di CO2, mentre per il trasporto ferroviario delle merci parliamo di oltre 15.000 tonnellate di CO2 annullate e 26.300 camion evitati sulle strade nel quinquennio. Ammontano invece a 250.000 le tonnellate di sottoprodotti di lavorazione recuperate dal 2016 evitando quindi la creazione di altrettanti rifiuti, mentre la plastica (PET) risparmiata negli ultimi cinque anni (a fronte di interventi iniziati nel 2011) ammonta a oltre 3.500 tonnellate.

Ai nostri soci agricoltori italiani che conferiscono frutta, pomodoro, legumi e cereali attraverso 40 cooperative agricole – ha spiegato Gardini – garantiamo ogni anno un adeguato reddito valorizzando le loro produzioni, in coerenza con la nostra mission cooperativa. E lo facciamo nel massimo rispetto dell’ambiente, impegnandoci a ridurre l’impatto delle produzioni in ogni fase del processo, dal campo allo stabilimento fino ai trasporti, alla logistica e al packaging, misurando gli interventi e certificandone la validità. Inoltre, siamo attenti a sostenere le comunità in cui siamo presenti, donando ogni anno centinaia di tonnellate di prodotti alimentari a enti caritatevoli per le famiglie bisognose e fornendo il nostro contributo economico ad iniziative di ricerca scientifica, promozione della pratica sportiva tra le giovani generazioni, sostegno alle realtà che si occupano di disabilità, indigenza e non autosufficienza”.

 

“Non c’è sostenibilità sociale e ambientale, senza adeguata sostenibilità economica” ha rimarcato il presidente di Conserve Italia. “Lavoriamo 580.000 tonnellate di materia prima e vendiamo i nostri prodotti in 80 Paesi in tutto il mondo con la forza dei nostri marchi, la competitività è un requisito fondamentale per poterci misurare su tutti i mercati. Pertanto, soprattutto in una fase così delicata come quella attuale caratterizzata da un generalizzato aumento dei costi produttivi, è necessario che venga garantita un’adeguata remunerazione lungo tutta la filiera, dove ogni componente è chiamato ad azioni di responsabilità dal momento che questi rincari non possono essere scaricati solamente sulla parte agricola e industriale”. “La strada futura della sostenibilità – ha concluso Gardini – non potrà prescindere dal riconoscimento del giusto valore dei nostri prodotti, nel pieno rispetto della base agricola che rappresentiamo e del lavoro di tutti i nostri oltre 3.000 collaboratori”.

 

 

  Francesco Agresti

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