Confederazione, Donne

Centri antiviolenza «Bene la proroga della Conferenza Stato-Regioni, evitato il collasso della rete di protezione»

«È una proroga salvavita quella annunciata dalla Conferenza Stato - Regioni insieme al Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio, Anci e Upi. Una scelta che scongiura il drammatico scenario di chiusure dei centri antiviolenza previsti per il 14 settembre che avrebbe lasciato senza servizi migliaia di vittime». Così Alessandra Rinaldi presidente della Commissione Donne Cooperazione di Confcooperative esprime apprezzamento per la proroga fissata un anno per l'adeguamento ai requisiti minimi dei centri antiviolenza e delle case rifugio.

«Senza la proroga – continua Rinaldi – avremmo assistito alla chiusura di quei servizi che da anni operano sul territorio con professionalità e dedizione nella tutela delle donne e dei minori vittime di violenza. Servizi che vanno potenziati in tutte le regioni perché i centri sono ancora insufficienti per rispondere all’elevata richiesta di aiuto e per rispettare le indicazioni della Convenzione di Istanbul».

«La violenza di genere si combatte anche con la continuità dei servizi, non con la loro interruzione. Molte delle nostre cooperative – si legge nella nota – hanno costruito nel tempo competenze specialistiche e un radicamento territoriale che rappresenta un valore aggiunto insostituibile nella rete di protezione delle vittime».

«Guardiamo con fiducia al lavoro di revisione dell'intesa auspicando soluzioni che garantiscano sia la qualità dei servizi sia la loro sostenibilità operativa. Questa proroga – conclude Rinaldi – ci dà il tempo necessario per un confronto costruttivo che porti a regole più aderenti alla realtà operativa, senza mai abbassare gli standard di qualità nell'assistenza alle vittime in difficoltà».