"Securitas non olet", un film per parlare di sicurezza sul lavoro

"Securitas non olet", un film per parlare di sicurezza sul lavoro

giovedì 11 dicembre 2025

L'iniziativa “Ciak si…curezza!” organizzata da Confcooperative Puglia per usare il cinema come strumento di sensibilizzazione 

"Securitas non olet", un film per parlare di sicurezza sul lavoro

Il cinema come strumento per raccontare la sicurezza sul lavoro. È l’iniziativa organizzata da Confcooperative Puglia, in collaborazione con la direzione regionale dell’INAIL Puglia intitolata “Ciak si…curezza!”.

All'evento hanno preso parte tutti i protagonisti del progetto: il direttore regionale INAIL Puglia, Giuseppe Gigante, il presidente di Fedagripesca Confcooperative Puglia, Vincenzo Patruno e responsabile dell’Ufficio prevenzione Inail Puglia Lorenzo Cipriani che ha affrontato gli aspetti più specifici in materia di prevenzione. Spazio anche al cast artistico con la presenza in sala del regista Antonio De Palo.

«Confcooperative Puglia ha sempre promosso la cultura della sicurezza presso le cooperative aderenti attraverso i propri centri servizi territoriali, contribuendo a formare ed assistere le cooperative affinchè adottassero corrette pratiche di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro – ha commento il presidente di Confcooperative Puglia, Giorgio Mercuri –. La collaborazione che Confcooperative ha intensificato negli ultimi anni con Inail Puglia ha portato oggi a proporre un metodo nuovo per innescare l’attenzione sulla sicurezza sui posti di lavoro attraverso l’emotività e soprattutto sulla necessità dell’utilizzo dei dispositivi di sicurezza. Tutto questo è stato possibile grazie alla partnership di Inail ed alle risorse messe in campo per realizzare iniziative co-progettate».

 «I dati infortunistici nella nostra regione, e più in generale in Italia, non sono confortanti ed è per questo che dobbiamo cercare sempre nuove vie comunicazionali che ci permettano di arrivare dritti al cuore e alle menti di tutti i lavoratori, per indurli a una riflessione profonda su tematiche non sempre facili da veicolare – ha aggiunto Giuseppe Gigante –. Nello specifico il cinema diviene uno strumento pedagogico che fornisce ai suoi spettatori uno strumento di riflessione critica, ad esempio, sul corretto utilizzo dei DPI o sui comportamenti che mettono a repentaglio la sicurezza sul lavoro, aiutandoli a diventare cittadini edotti e consapevoli».

  Laura Viviani

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