A Ragusa le imprese fanno squadra sotto la guida di Confcooperative

A Ragusa le imprese fanno squadra sotto la guida di Confcooperative

giovedì 28 gennaio 2021

A guidare la consulta sarà, per i primi sei mesi, Gianni Gulino
A Ragusa le imprese fanno squadra sotto la guida di Confcooperative

Fare squadra per superare, insieme, una emergenza senza precedenti. È con questo spirito che Agci, Cna, Confagricoltura, Confartigianato, Confcooperative,Confesercenti, Legacoop e Sicindustria hanno deciso di dar vita al coordinamento delle associazioni di categoria della provincia di Ragusa. 

“Il bisogno di un grado maggiore di collegialità e di condivisione sui temi di principale interesse per il tessuto produttivo ibleo – si legge nel documento costitutivo della consulta – ha accompagnato il percorso di questo organismo, che ha lo scopo di studiare e approfondire le esigenze e le problematiche socio-economiche del territorio della provincia di Ragusa e di proporre soluzioni, progetti e linee strategiche di sviluppo a tutte le Istituzioni ai vari livelli, come gli enti locali territoriali e non territoriali, la camera di commercio, i governi e i parlamentari nazionali e regionali”.

A guidare la consulta sarà, per i primi sei mesi, Gianni Gulino (foto), presidente di Confcooperative. “La nuova programmazione e gli strumenti del Next generation Eu – si legge ancora nel documento– rappresentano una opportunità unica che richiede una partecipazione dal basso, così da fare emergere le esigenze del territorio, e la costituzione di una vera e propria ‘banca dei progetti’. Questo è il momento di progettare iniziative per creare sviluppo, innovazione e occupazione: un lavoro che deve partire dai territori, dialogando tra istituzioni di ogni livello. Le risorse messe a disposizione da Recovery Fund, fondi strutturali e Fondo di sviluppo e coesione daranno al Mezzogiorno la possibilità di recuperare il gap dei mancati investimenti, pubblici e privati, degli ultimi 30 anni. Ma, affinché ciò avvenga, occorre una programmazione che tenga conto delle reali esigenze del tessuto produttivo. E solo una azione collegiale permetterà di affrontare e superare i ritardi e migliorare le condizioni disviluppo del nostro territorio, della nostra regione e del nostro Paese”.

  Francesco Agresti

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