L’Alleanza delle Cooperative Pesca e Acquacoltura (Confcooperative Fedagripesca, AGCI Pesca e Acquacoltura, Legacoop Agroalimentare) accoglie con grande soddisfazione il via libera della Commissione Europea al rinnovo per altri quattro anni, fino al 31 dicembre 2030, della deroga alla taglia minima di 25 mm prevista per le vongole di mare (Venus gallina). La misura consentirà all’Italia di continuare a pescare anche esemplari di dimensioni inferiori, fino a 22 mm.
“Sono state comprese e ascoltate le nostre richieste. Siamo soddisfatti perché senza questo via libera, ottenuto a grande maggioranza, di fatto, si sarebbe messo in ginocchio un settore molto importante, che conta 20 mila tonnellate pescate l'anno, per un giro d’affari di 60 milioni di euro, che diventano 140 milioni considerando l'intera filiera”, afferma l'Alleanza.
“Una scelta di buon senso - sottolinea l'Allenza- che non danneggia la risorsa ed è supportata da evidenze scientifiche, le quali dimostrano come in Adriatico difficilmente si riescano a raggiungere dimensioni per le vongole di 25 millimetri. Ringraziamo i nostri europarlamentari, in particolar modo il Ppe per come ha saputo gestire il confronto interno al proprio gruppo, la Commissione europea e il comitato tecnico scientifico per aver capito le ragioni degli operatori italiani. Questo nuovo traguardo riconosce l’ottimo lavoro svolto in questi anni con il MASAF per trovare il miglior punto di equilibrio tra sostenibilità economica e ambientale”.
Questa deroga, limitata nel tempo e applicata in modo rigoroso, rappresenta uno strumento fondamentale, secondo la cooperazione, per tutelare il reddito delle imprese di pesca cooperative e dei loro soci. Consentirà, infatti, di ovviare a una criticità contingente, garantendo al contempo la prosecuzione dell'attività in un'ottica di piena sostenibilità.
“Le nostre cooperative – conclude l’Alleanza – da sempre operano nel rispetto dei disciplinari e dei piani di gestione, consapevoli che la risorsa mare è un patrimonio da preservare per le generazioni future”.
Alessandra Fabri