Mediterraneo, in acqua 600mila tonnellate di idrocarburi all'anno
In occasione della Giornata Internazionale del Mediterraneo, che si celebra l’8 luglio, Confcooperative Fedagripesca punta il dito sulle crescenti pressioni ambientali sul bacino, sottolineando la necessità di interventi mirati. I dati forniti dall’associazione rivelano uno sversamento annuo di circa 600.000 tonnellate di idrocarburi, a cui si aggiungono gli effetti di 27 incidenti gravi negli ultimi trent'anni (con 272.000 tonnellate di petrolio disperse) e le fuoriuscite volontarie legate alle attività operative delle navi.
Il traffico marittimo rappresenta una sfida significativa: 200.000 imbarcazioni commerciali solcano il Mediterraneo, con un picco di 300 navi cisterna al giorno che trasportano oltre 350 milioni di tonnellate di petrolio annue (pari al 25% del traffico globale). I dati UE (Fleet Eurostat) mostrano che, in questo contesto, le unità da pesca di grandi dimensioni costituiscono meno del 3% del traffico commerciale totale.
Per affrontare la situazione, Fedagripesca avanza proposte concrete un patto per il mare per far coesistere sicurezza navale, ambiente e pesca: potenziare i controlli sulle navi cisterna, implementare tecnologie satellitari di monitoraggio, investire in corridoi navali sostenibili e valorizzare il ruolo della piccola pesca costiera.
"Il Mediterraneo unisce un patrimonio di biodiversità unico a rotte commerciali vitali. È fondamentale sviluppare politiche integrate che garantiscano sicurezza, sviluppo economico e protezione dell'ecosistema, coinvolgendo tutti gli attori della Blue Economy", dichiara Paolo Tiozzo, vicepresidente di Confcooperative Fedagripesca. "I pescatori sono in prima linea nella salvaguardia del mare, consci che la difesa della risorsa ittica è essenziale per il loro futuro. Chiediamo a tutte le realtà operanti nel bacino di impegnarsi in questa direzione comune".