Credito: Alleanza Cooperative, no a parificazione confidi sani con quelli a rischio default
Abilitare i confidi vicini al default a operare liberamente espone il mondo del credito a un rischio mortale. Il senso e la credibilità delle garanzie finanziarie per le imprese stanno nella solidità del soggetto garante”.
A sottolinearlo sono i presidenti dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Maurizio Gardini , Confcooperative; Simone Gamberini, Legacoop e Massimo Mota, AGCI, relativamente alle proposte emendative di Riforma della legge “Confidi” presentate sul Disegno di legge annuale sulle piccole e medie imprese.
“Norme che equiparano i soggetti vicini alla chiusura a quelli sani -aggiungono i presidenti- finiscono per togliere ogni valore alla garanzia collettiva e minare la stabilità finanziaria.
Invece, su forte istanza di rappresentanze di Confidi in “affanno” sotto la soglia, sono stati presentati in Senato emendamenti tesi proprio a chiedere liceità a operare, anche in nuovi ambiti, per soggetti che non offrono minime garanzie di solidità ed efficienza.
"Confidiamo nella saggezza della politica per evitare sbandate inopportune e auspichiamo che prosegua senza indugio l’iter di riforma secondo le linee assolutamente condivisibili indicate dal Governo nella proposta di Legge Delega, salvaguardando la natura mutualistica dei Confidi e il loro insostituibile ruolo a fianco delle PMI del Paese”.